domenica 17 giugno 2007

Quando la tolleranza fa a pugni con la decenza

Succede al gay pride di Roma che la manifestazione con la pretesa di insegnare la laicità, si trasformi in una vera e propria invettiva contro il Santo Padre. Questo è il quesito che ci fa riflettere, quando la tolleranza deve essere ripagata con la stessa moneta? Siamo arrivati al punto che il Papa non può permettersi di fare alcuna affermazione che subito viene interpretata e travisata, a seconda della convenienza di questo o quel gruppo di persone accomunate da uno stesso intento. Ed accade quindi che, se il Papa fa delle dichiarazioni a favore della famiglia, che per inciso dovrebbe essere la normalità, allora vediamo insorgere tutti i movimenti a favore dei Di.Co. (discorso lungo questo), e quella classe politica in continuo equilibrio precario (parola a loro molto cara) che fa capo a Romano Prodi; quindi chi non è tollerante in questo caso? giudicate voi stessi. Nessuno dovrebbe avere la presunzione di farsi paladino della tolleranza se poi non è in grado di rispettare chi la pensa in maniera diversa. In nome della laicità e dei diritti personali oggi si è autorizzati ad insultare, iveire e superare il limite di ogni decenza umana, sia anche quella di violare i diritti del Papa per dare eco alla notizia. Riflettiamo, riflettete... non é finita quì...

Nessun commento: