martedì 17 marzo 2009

Yourban.net, un blog che cresce

Ne sono successe di cose dall'ultima volta che ho scritto in nquesto spazio, che a dir la verità è un po messo in disparte. Nel post precedente vi avevo annunciato il lancio di un nuovo blog multiautore, yourban.net, ebbene sta avendo un successo inaspettato, in quasi quattro mesi abbiamo raggiunto li considerevole numero di 50000 pagine visitate, pagina più pagina meno. Per chi non lo avesse ancora visitato vi dico che si tratta di un blog che racconta il territorio della provincia di Palermo, le notizie, gli eventi, gli appuntamenti e le curiosità. Ma le più belle soddisfazioni stanno arrivando proprio in questi giorni, infatti da qualche giorno abbiamo iniziato una collaborazione con Radio Time, emittente palermitana di altissimo livello, e una selezione di notizie saranno pubblicate anche sulla pagina ufficiale della radio su Facebook. Ma anche noi non potevamo farci mancare la nostra pagina sul socialnetwork più discusso del momento, e quindi vi invito a visitare questa ulteriore finestra sul web al seguente indirizzo (link: yourban su facebook), e a diventare fan, così da rimanere sempre e costantemente aggiornati sulle notizie e sugli eventi organizzati da YOUrban. Ultima ma non meno importante novità, sta nel fatto che a breve sarà online anche la YOUrbanTV, e di cui potete vedere il primo spot su YOUTUBE, a tal proposito stiamo cercando persone che vogliano collaborare nella creazione di programmi per fare una web tv intelligente creativa e alternativa, ma soprattutto libera da Maria DeFilippi... Quindi vi aspetto su YOUrban e alla prossima

venerdì 21 novembre 2008

Nasce Yourban.net nuovo Blogzine per raccontare la pro

Buone nuove dal web. Vedrà la luce lunedì 24 Novembre il nuovo Citizen Journal www.yourban.net. Questa nuova forma di informazione, ha come obbiettivo di risultare alternativa ai media classici (carta stampata, radio e televisione), proprio perchè mette al centro il cittadino per raccontare in maniera diversa il territorio, facendo informazone dal basso, dando loro voce senza dipendere da interessi di parte politica o dalle restrizioni che altri media inevitabilmente fanno. Lo staff di yourban reporter si occuperà di scrivere le notizie dai rispettivi comuni, dando una visione aggiornata degli avvenimenti, che spesso non sono riportati dai media classici, per scelta editoriale o per scarsa rilevanza. L'obbiettivo che lo staff si prefissa è quello di riuscire ad avere un corrispondente per ogni comune della provincia di Palermo, per diventare quindi il punto di riferimento online dei cittadini di questo territorio. Yourban.net si occuperà inoltre di cinema, musica, sport, libri e della movida notturna di Palermo e dei comuni della provincia. E' già online il coming soon del sito, in cui ci si può registrare alla mailing list ed ottenere quindi in anteprima le notizie. Non ci resta che attendere la prima uscita per vedere quali sono i risultati.

venerdì 19 settembre 2008

Spirito di osservazione, ma non troppo

Era proprio da tanto tempo che non scrivevo, ma l'imput me lo ha dato oggi una scena che ha del paradossale, ora vi racconto. Qualche tempo fa il mio paesino, nella provincia di Palermo è balzato alle cronache nazionali per un fatto che in questi ultimi periodi sta molto a cuore all'attenzione dei giornalisti, parliamo di monnezza. Su Repubblica, noto quotidiano, è infatti stato pubblicato un articolo in cui si parlava di una discarica abusiva nel comune in questione, ma la cosa che faceva notizia è che questa fantomatica discarica si trovasse proprio davanti la caserma dei carabinieri, con tanto di foto corredata da carabiniere che indica i rifiuti. I rifiuti in questione erano delle vecchie lavatrici abbandonate. Ora mi chie, e credo come me anche tutti coloro che staranno leggendo questo post, come hanno fatto a non accorgersi delle ingombrantissime lavatrici, proprio davanti la caserma? Mha misteri dell'ottica. Ma torniamo al motivo della stesura di questo articolo, oggi mentre ero in giro per il corso principale del mio paesello ho assistito alla scena che mi ha spinto a scrivere queste righe, e precisamente ecco come si sono svolti i fatti: sul corso principale un tizio imbottigliato nel traffico cittadino (paesano per meglio dire), estrae dal taschino della giacca un cellulare di penultima generazione, per intenderci di quelli che per il loro tempo, la moda prevedeva fossero di dimensioni minuscole, e mentre aspettava che si sbloccasse il traffico temtava di fare una telefonata, ora questo gesto lo avremmo condannato tutti, perchè tutti noi sappiamo che è vietato telefonare alla guida, ma... Ma un Carabiniere nel pieno delle sue funzioni, che tra l'altro si trovava a circa 30 metri dal tizio, con il suo infallibile spirito di osservazione e la sua prontezza di riflessi, si avvicinò all'auto del tizio in questione e gli intimò di chiudere la telefonata altrimenti lo avrebbe dovuto multare. Ineccepibile direte voi! Certo ma allora come fanno dico io a non vedere che proprio davanti la caserma, la loro caserma dei comunissimi cittadini, arrivano con la loro auto, parcheggiano, scaricano una lavatrice e tranquillamente vanno via? Al chè mi è venuta un'idea per risolvere il problema, Da ora in poi basterà fare le lavatrici con il tastierino dei numeri e l'antennino, così a scanso di equivoci forse riusciranno a beccare quei fuorilegge che indisturbati gettano tutto ciò che vogliono in qualsiasi punto del paese, anche davanti la caserma dei carabinieri.

sabato 29 dicembre 2007

Bruno Contrada prigioniero dei giudici

Assistiamo da alcuni giorni alla bagarre che si sta sviluppando attorno al caso Contrada, e alla richiesta da parte dei suoi legali della grazia. Come al solito le notizie vengono distorte e un buon cittadino prima di dare il proprio giudizio dovrebbe quantomeno consultare fonti diverse. Bene io ho tentato di farlo ed eccomi quì a scrivere. In primo luogo ho voluto consultare la voce del Dott. Contrada sul web, e leggendo tra le righe del suo blog (www.brunocontrada.info) ho potuto costatare che non è lui a chiedere la grazia come scrive in un messaggio di ingresso, e riporto testuali parole "All’inizio del sedicesimo anno del mio calvario intendo continuare ad urlare la totale estraneità alle infamanti accuse rivoltemi. Lo farò fino a quando avrò un filo di voce che mi permetterà di rivolgermi a qualsiasi Giudice disposto ad ascoltarmi.
Per questo motivo non ho chiesto alcuna grazia, poiché questa riguarda i colpevoli. Voglio quindi rasserenare gli animi dei parenti delle vittime della mafia che hanno manifestato le loro opinioni senza conoscere personalmente l’uomo Bruno Contrada e quello che lui ha compiuto nella lotta contro la mafia... ". Poi ho consultato le varie notizie riportate nelle testate giornalistiche on line, che cavalcando l'onda stanno ricreando lo scoop attorno alla vicenda che coinvolge l'ex numero 3 del sisde; la cosa che mi lascia più perplesso invece sono le dichiarazioni del Deputato Regionale Rita Borsellino, che ha fatto il diavolo a quattro per negare la ad un uomo la possibilità di morire tra i suoi cari. Dal sito della Borsellino ho potuto leggere una frase che mai avrebbe dovuto pronunciare in memoria del fratello Paolo, dice:"Coloro che si accingono a decidere devono sapere che questo dubbio si riaccenderà anche sul loro operato." riferendosi ai magistrati che dovranno esaminare la richiesta, ma cos'è una minaccia nei confronti dei megistrati??? Ma che siamo usciti fuori di senno??? Solo pochi giorni fà abbiamo sentito la stessa frase pronunciata in una fiction televisiva, tanto discussa, "Il capo dei capi", e a pronunciarla non era certo un giudice, ne tantomeno l'attore che degnamente impersonava Paolo Borsellino. Poi assistiamo alle dichiarazioni, che sanno quasi di odio, delle associazioni dei familiari delle vittime della mafia, e mi viene da chiedere, si sentiranno meglio se Contrada morisse nelle patrie galere? Farà tornare in vita i loro cari la morte di quest'uomo? Certo è che la vicenda di Contrada presenta luci e ombre, ma un servitore dello stato che ha lottato contro la mafia, deve per forza morire per aver riconosciuto il suo operato?

venerdì 28 dicembre 2007

Bel regalo di natale...

«Non riescono a stare in piedi? E allora cadano... Sa come si dice a Roma? Morto un papa, se ne fa un altro». Queste le parole di Lamberto Dini, leader dei LD (che sa tanto delle sue iniziali) riferendosi alla condizione del governo Prodi. Dal canto nostro siamo stufi di assistere a questa continua barzelletta del "non la pensiamo allo stesso modo, ma poi votiamo la fiducia altrimenti dobbiamo abbandonare la poltrona". Noi italiani abbiamo bisogno di uomini che governino il nostro paese, per il bene di tutti e non solo di una minoranza, dato il fatto che l'indice di gradimento di questo governo è calato al 20% scarso degli elettori. In molti avevano inneggiato al cambiamento, ma non avevano detto che sarebbe andata peggio, ed in poco meno di due anni. Quella di Lamberto Dini è solo l'ultima puntata (per adesso) di una sit com che dura già da troppo tempo. A completare tutto ci si mette pure il presidente del consiglio che nella conferenza di fine anno, si mette a raccontare la storia di "Alice nel paese delle meraviglie" perché è di questo che ha parlato quando ha descritto la situazione dell'Italia, "va tutto bene, il nostro Paese è in crescita, abbiamo abbassato il deficit..." ma qualcuno gli ha detto che gli italiani non ne possono più? Per adesso è tutto arrivederci alla prossima puntata.

venerdì 21 dicembre 2007

Il presidente dell'ARS Gianfranco Micciché e gli auguri ai blogger

Non finisce mai di stupirci il Presidente Gianfranco Micciché. Infatti come un fulmine a ciel sereno ieri pubblica un post dove invita tutti i blogger che, naturalmente, frequentano il suo blog, a palazzo dei Normanni (sede del parlamento regionale siciliano), udite udite... per scambiarsi gli auguri di natale. Cosa insolita che la massima autorità del Parlamento Siciliano si apra in maniera così libera nei confronti dei cittadini, forse non era mai accaduto che un presidente dell'ARS abbia fatto un invito così. D'altro canto anche noi ci saremo e potremo documentare il lieto momento, e finalmente potremo anche conoscere quelli che ogni giorno scrivono liberamente le loro opinioni sul blog del presidente. Anche questa volta dobbiamo dire Micciché-Resto dei politici 1-0 E' proprio vero il web 2.0 inizia a diventare già vecchio per chi si è già proiettato verso il futuro.

venerdì 30 novembre 2007

Sicilia 2.0 la sfida è iniziata

La sfida è stata lanciata, adesso tocca a noi cogliere la palla al balzo e cercare di sfruttare quanto, il presidente Miccichè, ha messo a disposizione degli studenti di ingegneria e di tutti coloro che vedono nel web una possibilità di sviluppo per la nostra isola. Un solo appunto in merito, in sala c'erano pochi studenti, forse troppo impegnati nella loro routine universitaria o forse solo un pò distratti, o come ha detto qualcuno poco informati. La verità in fondo è una sola, oggi gli studenti dell'ateneo palermitano hanno la possibilità di navigare grazie alla rete wi-fi dell'università e alle nuovissime aule informatica, ma piuttosto che girovagare per siti di scarso interesse dovrebbero seguire quei canali di informazione che permettano loro di conoscere ciò che succede proprio sotto i loro occhi. Per il resto è stato un piacere assistere ad una manifestazione, che perfino la Milano da bere ci invidierebbe, in cui erano presenti le maggiori intelligenze del panorama web. Dal canto mio ho trovato molto stimolante il fatto che ci siano uomini come Gianfranco Micciché, pronti a cogliere le occasioni che si presentano, con uno sguardo proiettato verso il futuro, per dare un'opportunità in più a chi come me spera di poter scegliere, dopo la laurea, diverse soluzioni lavorative, e questa manifestazione mi ha illustrato degli sbocchi lavorativi, con notevoli opportunità, nuovi e fin ora scarsamente concosciuti, nonostante l'ampio spettro di possibilità occupazionali. Personalmente mi è capitato di collaborare con aziende leader nel settore, e nel mio piccolo anche io faccio parte di quella vasta schiera di appassionati del settore che riescono a fare di un hobby una discreta fonte di guadagno, ma quello che manca nella nostra terra sono proprio quelle strutture che ti permettono di crescere professionalmente... Adesso è il momento di cogliere la sfida e di far crescere quei tanti che di questo meraviglioso mondo vogliono fare parte. Come disse Bill Gates (durante una delle tante udienze all'antitrust): "chiunque con una buona idea, può metterci fuori gioco da un garage...", beh allora che dire speriamo che quel garage sia proprio a Palermo e che questa manifestazione abbia dato l'imput per creare il web 3.0.